Le vaccinazioni in gravidanza
Sono sempre molti i dubbi riguardanti le vaccinazioni che è possibile effettuare in gravidanza: quali sono le tempistiche per i vaccini in gravidanza? Quando va fatto il vaccino per la rosolia o per il morbillo? E’ consigliabile il vaccino per la pertosse?
PRIMA DELLA GRAVIDANZA:
In età fertile, prima di programmare una gravidanza, è opportuno controllare l’aver effettuato la vaccinazione per alcune patologie importanti che potrebbero creare problemi in gravidanza: rosolia, varicella, morbillo.
Perché è così importante verificare la presenza di una copertura anticorpale per queste malattie?
- Vaccinazione anti-rosolia:
La rosolia contratta in gravidanza può causare gravi problemi nel futuro nascituro quali difetti della vista, sordità, malformazioni cardiache, ritardo mentale.
Il rischio di rosolia congenita è dell’85% se la rosolia viene contratta nelle prime 8 settimane, 50% dalla nona alla dodicesima settimana di gestazione.
- Vaccinazione anti-varicella:
La varicella comporta dei seri rischi per la madre e per il feto. Questa malattia provoca nell’adulto, e particolarmente nella donna incinta, complicazioni più frequenti che nel bambino (per esempio: polmoniti, sovra-infezioni batteriche, meningite o encefalite). Durante la prima metà della gravidanza, la varicella può causare una varicella congenita con gravi lesioni della pelle, delle ossa, degli occhi e del cervello. Qualora venga contratta alla nascita, una forma grave di varicella nel neonato può arrivare ad avere una mortalità del 30%.
- Vaccinazione anti-morbillo
Il morbillo presenta un rischio aumentato d’aborto spontaneo e di parto di un bambino nato morto o prematuro. Il morbillo non causa malformazioni fetali, ma può mettere in pericolo la vita della futura madre se provoca una polmonite o un‘encefalite.
I vaccini per morbillo e rosolia sono combinati nel vaccino trivalente (morbillo- parotite-rosolia, MPR). Il vaccino contro la varicella è disponibile separatamente o combinato nel tetravalente MPRV. Questi vaccini contengono dei virus vivi attenuati capaci di imitare l’infezione naturale senza produrne i sintomi, inducendo delle difese immunitarie efficaci e durature. Il ciclo vaccinale comprendente due dosi va completato almeno 1 mese prima di iniziare una gravidanza.
È possibile beneficiare di un vaccino trivalente contro morbillo-parotite-rosolia, anche se la persona ha già avuto una o due delle tre malattie e ha degli anticorpi contro l’una o l’altra infezione produzione di anticorpi.
I vaccini a virus vivo attenuato sono consigliati prima della gravidanza ma controindicati, invece, durante la gravidanza. Il rischio legato a tale vaccinazione è in realtà solo ipotetico. Nonostante le preoccupazioni che il virus vivo attenuato della rosolia o della varicella possano causare anomalie congenite, il vaccino anti- rosolia o anti-varicella sono stati somministrati alle donne in gravidanza (di solito involontariamente) senza danni al feto. La vaccinazione contro la rosolia o contro la varicella inavvertitamente effettuata in gravidanza non è quindi un’indicazione per l’interruzione di gravidanza.
Le donne in età fertile dovranno comunque evitare la gravidanza per 28 giorni dopo la vaccinazione.
È raccomandato, invece, vaccinare le donne suscettibili nel post-partum.
DURANTE LA GRAVIDANZA
- Difterite-tetano-pertosse (dTp)
In gravidanza diventa imperativo il vaccino contro la pertosse contenuta nel vaccino trivalente difterite-tetano-pertosse (dTp). La pertosse, contratta nei primi mesi di vita può essere molto grave o persino mortale e la fonte di infezione è quasi sempre la madre. La vaccinazione anti-pertosse viene proposta alle donne in gravidanza tra la 27° e la 32° settimana di gravidanza: lo scopo del far fare la vaccinazione alla mamma è quella di farle sviluppare gli anticorpi contro la pertosse e far sì che questi anticorpi passino al feto durante gli ultimi mesi di gravidanza. Il vaccino dTp è un vaccino sicuro sia per la donna in gravidanza sia per il feto.
I bambini vengono vaccinati dai primi mesi di vita, tuttavia il vaccino contro la pertosse è contenuto nella cosiddetta esavalente vaccinazione che viene effettuata ai bambini dopo il 2° mese di vita. I primi mesi di vita quindi il bambino non è ancora protetto dall’infezione e un’infezione da pertosse può essere, per un piccolo di pochi mesi, molto pericolosa e addirittura letale. Avere pertanto gli anticorpi prodotti dalla madre sarà fondamentale per evitare un’infezione pericolosissima.
- Anti-influenzale:
L’influenza aumenta il rischio di ospedalizzazione materna, prematurità, parto cesareo, sofferenza fetale, basso peso del nascituro e interruzione di gravidanza. In gravidanza è quindi indicata la vaccinazione antiinfluenzale, in particolare alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo o terzo trimestre di gravidanza.
DOPO LA GRAVIDANZA:
Qualora la donna in età fertile non abbia potuto effettuare la vaccinazione contro morbillo, rosolia e varicella prima della gravidanza, queste vaccinazioni sono fortemente indicate nel post partum per proteggere il neonato da un’infezione che potrebbe essere contratta dalla madre e trasmessa al piccolo. Tali vaccinazioni sono eseguibili anche in allattamento.
Anche il vaccino dTp, se non è stato eseguito in gravidanza, dovrebbe essere eseguito subito dopo il parto anche se in tal caso l’effetto protettivo sul neonato è minore.
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