Emozioni nel primo e secondo trimestre
Alla scoperta delle prime settimane di gravidanza.
Dalla fecondazione la vita di una donna si prepara allo sbocciare, nel segreto del corpo, si prepara l’annidamento del prodotto del concepimento, il primo atto di simbiosi tra l’embrione e il corpo materno.
Ad oggi una gravidanza è per lo più programmata e questo fa sì che l’adattamento al nuovo percorso sia molto più accettato, ma ciò non toglie che la donna si trovi in un momento disarmonico, governato dalla paura di non superare la 12° settimana e quindi scongiurare un aborto precoce, con alternanza di forti emozioni contrastanti: gioia, esaltazione, paura e smarrimento.
Il primo periodo della gravidanza è in genere accompagnato da sintomi molto generici, come tensione mammaria e crampi addominali, del tutto sovrapponibili a quelli dell’imminente arrivo delle mestruazioni: l’utero “reagisce” all’annidamento dell’ovulo. Sono sintomi precoci anche la sonnolenza e la stanchezza, alle quali bisognerebbe concedersi il lusso di cedere (sono bisogni nuovi, segni di salute, non di malattia, e quindi da ascoltare). È utile assecondare l’esigenza di rallentare i ritmi, dedicandosi a uno stile di vita attivo e sano, abolendo alcol e fumo.
Cambiamento e adattamento sono le due parole chiave del primo trimestre, perché in genere la gravidanza si fa sentire, nel corpo e nella mente: c’è un grande cambiamento in arrivo, al quale è necessario adattarsi. L’aspetto clinico ci aiuta a riflettere. Il fenomeno più importante che avviene nell’organismo materno durante il primo trimestre è conosciuto fra gli addetti ai lavori come “adeguamento”. Molto precocemente il volume del sangue materno aumenta e così la concentrazione di globuli rossi e piastrine diminuisce: il sangue si diluisce e la gestante diventa anemica; un fenomeno normale che viene controllato attraverso l’emocromo, un esame del sangue. Contemporaneamente i vasi uterini e tutto l’albero dei vasi che si sta formando nella placenta si preparano a ricevere un flusso molto maggiore di sangue, diventando meno resistenti, più elastici, e la pressione sanguigna si abbassa.
Il primo trimestre è il capitolo iniziale del “romanzo della nascita”: ogni settimana è un paragrafo, ogni giorno una pagina.
ll secondo trimestre della gravidanza è il momento in cui comincia a stabilirsi una vera e propria relazione tra la futura mamma e il suo bambino, cambiano le abitudini di vita e il sostegno dell’ostetrica diventa importante e prezioso.
Il primo trimestre è concluso e si è quindi ridotto il rischio di aborto spontaneo. Le nausee si placano e il bambino comincia a farsi sentire, prima delicatamente, con movimenti lievi (descritti come sfarfallii, o bolle d’aria), poi in maniera sempre più chiara e decisa.
Il momento in cui si iniziano a percepire i movimenti fetali è variabile e dipende da molti fattori (per esempio dalla posizione della placenta o dal numero di bambini che la donna ha già avuto), ma, una volta avvertiti, accompagneranno costantemente la donna fino al parto. Ogni feto compie movimenti diversi e peculiari, sia nella frequenza sia nei modi e, con il passare del tempo, la futura mamma imparerà a riconoscerli, ad attenderli, ed eventualmente a stimolarli, quando non li sentirà per qualche ora: scoprirà infatti che sdraiandosi su un fianco, assumendo una posizione comoda, oppure facendo uno spuntino, il bambino non tarderà a reagire! Il movimento è il modo con cui il piccolo comunica il suo stato di salute e il suo temperamento.
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